Sandra Morrison è una donna realizzata. Vive serena il suo ruolo di moglie e di madre, abita in un esclusivo quartiere residenziale, alle porte di Washington DC, ha un lavoro importante che le per
mette di occuparsi degli altri. La sua vita scorre su binari che sembrano puntare dritti verso una felicità solida e duratura. Fino al giorno in cui Alan Sandford, suo marito, viene ritrovato morto in uno squallido parcheggio. È seduto nella sua auto, con la gola tagliata e i pantaloni calati fino al ginocchio. La polizia non ha dubbi: un classico caso di omicidio a scopo di rapina, forse perpetrato da una prostituta tossica in crisi di astinenza. Per Sandra, è l’inizio di un incubo. E la situazione peggiora quando scopre che, a sua insaputa, Alan stava indagando su un caso di cronaca nera, rimasto insoluto tre decenni prima: il rapimento e l’uccisione di sette bambini a Richmond, Virginia. Chi era la persona con cui ha vissuto per vent’anni? Un perfetto uomo di casa, marito felice e padre amorevole? O uno sconosciuto doppiogiochista, un frequentatore di prostitute ossessionato dall’enigma della Lilith di Richmond? Cosa lo legava a quella vecchia storia di omicidi? E perché le aveva tenuto nascosto quel suo morboso interesse? Sandra proverà a dare una risposta a questa e a molte altre domande, con l’aiuto delle sue amiche e del suo avvocato. Ma soprattutto del suo nuovo vicino, John Kelly, un giovane scrittore dal quale si sente irresistibilmente attratta. Scoprirà, suo malgrado, che nel quartiere di Bobbyber Drive, troppe cose sono diverse da come appaiono a prima vista. E, soprattutto, che il filo di sangue che lega l’omicidio di suo marito a quelli di tanti anni fa, non si è ancora spezzato. C’è ancora un assassino in giro, e la prossima vittima potrebbe essere proprio lei.
Romano De Marco, classe 1965, alterna l’attività di scrittore a quella di responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani. Ha esordito nel 2009 nel Giallo Mondadori con Ferro e fuoco ripubblicato in libreria nel 2012 da Pendragon. Nel 2011 esce il suo Milano a mano armata (Foschi, premio Lomellina in giallo 2012). Con Fanucci pubblica nel 2013 A casa del diavolo e con Feltrinelli Morte di Luna,Io la troverò e Città di polvere (gli ultimi due finalisti al Premio Scerbanenco-La Stampa nel 2014 e nel 2015). È un apprezzato autore di racconti contenuti in numerose antologie e pubblicati su giornali e riviste, tra i quali Linus e Il Corriere della sera. Vive tra l’Abruzzo, Modena e Milano.
L’uomo di casa di Romano De Marco, in libreria dal 24 gennaio per Piemme
Ufficio Stampa/ Eventi: Bookteller Eventi Letterari

Un romanzo di iniziazione torrenziale e irriverente, di battesimi alla vita officiati da sacerdoti di una nuova religione, il punk, che travolge anche l’Italia, di ragazzi senza un quattrino trascinati dalla forza dei propri sogni: sogni di gloria, arte, musica e fumetto. Sogni di liberazione. Un racconto di formazione insieme iperrealista e surreale, magico, che attraversa gli anni di piombo, Pasolini, la fantascienza, l’astro nascente di David Bowie e di Lou Reed, la controcultura, Moebius, i viaggi in autostop, l’infanzia asfissiante ma indimenticabile in provincia, le fughe, le scoperte e le illuminazioni, le discese e le risalite esistenziali, Londra, la vita ai margini, Sid Vicious, Iggy Pop, Bologna, il Dams, ritrovo di orde di “studelinquenti”, Freak Antoni, Andrea Pazienza e Pier Vittorio Tondelli, il postmoderno, la new wave, e in mezzo la cronaca e la politica, la bomba alla stazione, i fiumi di eroina e i tanti amici rimasti travolti, l’omicidio di Francesca Alinovi, critica d’arte geniale e sofferente, la fine dell’innocenza… Sogni, miti, ambizioni e catastrofi di una stagione irripetibile, raccontati non per il gusto dell’amarcord ma per vedere come in uno specchio riflesso cosa siamo diventati. Come si è trasformata la nostra società, i valori in cui credere, la nostra vita.
Tutti hanno diritto alla propria Rivoluzione: Zelda, ricercatrice universitaria di buona famiglia, bella e colta, che si ritrova a insegnare in un oscuro liceo di provincia, e che non si è mai contaminata con la materia viscosa dell’amore; Nadia, sua collega di scuola dai capelli rosa e la moto nera e un desiderio tutto suo conficcato nel cuore; Giacomo, neurologo che ha in cura la madre di Zelda, convinto che le emozioni e i sentimenti siano solo zone del cervello che si illuminano o si spengono, seguendo le vie intricate delle connessioni neurali. E poi ci sono gli alunni del liceo scientifico di Scogliano: la discarica abusiva che intossica il loro paese non la vogliono più. Non sono tutti studenti modello, non sanno ancora quasi niente della vita, ma hanno appena iniziato a capire quello che non vogliono. Uno di loro ha un amico immaginario, a cui ha dato il nome di Donnie Tammaro. Ed è proprio Donnie Tammaro che finisce per diventare il leader immaginario e improbabile della Rivoluzione contro i rifiuti tossici sversati nelle terre di Scogliano. Zelda si crede una “cattiva maestra”, una che non ha niente da insegnare a questi ignorantissimi ragazzi. E invece loro saranno capaci di imparare cose che nemmeno lei sapeva di conoscere. E in cambio le insegneranno che una Rivoluzione è sempre possibile. Una Rivoluzione di cuore, di pancia e di testa. Una Rivoluzione sentimentale che prima o poi, arriva.

Il 20 maggio è uscito per L’asino D’oro Edizioni “Non piangere” di Lydie Salvayre. Il romanzo ha vinto il Premio Goncourt 2014 e ha venduto quasi 400.000 copie dall’uscita in Francia.


